Che cos’è la Numerologia

VITRUVIANO

LE ORIGINI DELLA NUMEROLOGIA

Numeri, fedeli compagni della nostra esistenza.

E’ difficile che un giorno della nostra vita trascorra senza che utilizziamo i Numeri per qualche scopo, che sia pratico o intellettuale.

Dal resto della spesa, alle bollette del telefono, dal guardare l’ora sull’orologio, alle date di nascite, matrimoni, funerali e così via; i Numeri sono da sempre compagni della nostra esistenza.

Se ci capita qualche volta di pensare a che cosa è un numero, liquidiamo velocemente la questione, pensando che è un qualcosa di astratto, una convenzione matematica, un linguaggio codificato usato per i fini più svariati.

E se i numeri fossero qualcosa di più?

Se fossero delle vere e proprie entità, degli operatori, dei simboli viventi che agiscono attivamente sulla realtà?

E se di conseguenza tali entità avessero un impatto profondo e percepibile sulla nostra personalità e quindi sulla nostra esperienza concreta?

Per iniziare a rispondere a queste domande, dobbiamo fare un tuffo nel passato e considerare come sono stati interpretati i Numeri nella storia delle diverse civiltà.

Ur – antica città Caldea

Agli albori della civiltà

Numerosi sono i reperti archeologici antichi che riportano tentativi di quantificazione del tempo.  

In particolare i Caldei, che si stabilirono in Mesopotamia nel 3500 a.C. circa, avevano raggiunto grandi conoscenze astronomiche, matematiche ed esoteriche.

Secondo la filosofia caldea  ciascun elemento nell’Universo possiede una specifica frequenza energetica che lo porta a muoversi secondo una dinamica ciclica..

E ciò vale anche per gli esseri umani: in questo sistema di credenze infatti le attitudini e le azioni di ognuno sono governate dai diversi influssi che ogni individuo riceve alla sua nascita e che lo spingono a seguire il proprio ciclo personale.

Dalle poche conoscenze che abbiamo, sembra che siano stati proprio i Caldei prima e i Babilonesi poi, a creare la Numerologia.

Buona parte della loro cultura venne poi trasmessa agli Egizi (3000 a.C.) agli Ebrei (1800 a.C.) agli Indiani (1800 – 1600 a.C.) e ai Greci (1000 a.C.).

Numerologia e Matematica

Fin dall’antichità quindi i Numeri non erano considerati solo delle quantità aritmetiche per effettuare calcoli, ma degli strumenti  per interpretare la realtà e predire il destino. . D’altra parte la stessa matematica era considerata una scienza sacra.

La distinzione tra matematica e numerologia era molto sottile. Così come per chimica e alchimia, astronomia e astrologia, anche matematica e numerologia erano percepite come un continuum.

Questo perché il pensiero antico era ancora di tipo magico:  vedeva cioè  una correlazione sottile e nascosta tra diversi tipi di fenomeni e considerava il mondo visibile come una diretta emanazione dell’invisibile.

In questo tipo di concezione, anche il Numero e la matematica avevano una valenza mistica.

Magia e Scienza erano quindi due metodi collegati, attraverso cui i popoli da sempre hanno tentato di acquisire un controllo e un potere di intervento sulla realtà.

Infatti se la Scienza si basa su prove certe e dimostrabili, la Magia si basa sulla convinzione che esistano alcune forze intrinseche e misteriose che vanno oltre il principio logico di causa-effetto,  attraverso cui è possibile manipolare la realtà.

Nel tempo l’equilibrio tra questi due metodi si è spezzato e nella nostra società moderna la scienza ha finito per prevalere

Gli scienziati moderni hanno individuato cicli e pattern numerici nella natura e nell’uomo. Basti pensare alla sezione aurea e alla serie di Fibonacci, ai frattali di natura, agli studi di Rupert Sheldrake sui campi morfogenetici, al concetto di  sincronicità a cui arrivarono Jung e Pauli…Spesso nel nostro pensiero moderno i Numeri di queste strutture che si esprimono in natura ci sembrano un mero effetto,una descrizione a posteriori del pattern.

E se invece fossero proprio i Numeri a generare il pattern?

Questo è il presupposto teorico su cui si basa la Numerologia. Dobbiamo invertire i fattori: i Numeri non sono l’effetto ma la causa dei fenomeni.

Per comprendere la Numerologia quindi, bisogna tornare a unire il pensiero razionale a quello mistico, come facevano gli antichi, ma col beneficio rispetto a loro, di avere delle conoscenze scientifiche molto più sviluppate.

Pitagora e la scuola di Atene – Raffaello

Numerologia nei secoli

Questa visione è stata alla base di numerose correnti filosofiche e mistiche  nel corso della storia:

•    secondo la Cabala ebraica i Numeri si possono scrivere usando le lettere dell’alfabeto (Gematria). Le lettere dell’alfabeto ebraico sono simultaneamente grafo, lettera, numero, simbolo, vibrazione, parola e molto altro. Numeri e lettere sono quindi la stessa cosa. Tramite opportune combinazioni di lettere (e quindi Numeri) Dio ha emanato e creato i mondi e tutto ciò che esiste. In questa visione quindi il Numero ha una valenza creativa, causale.

•    Il filosofo greco Pitagora (Samo, 570 a.C. circa – Metaponto, 495 a.C. circa) affermava che “Tutto è Numero” e “L’Universo è armonia e Numero”. Per i pitagorici i numeri erano principi cosmici divini, Archè . La scienza matematica rappresentava un mezzo di purificazione dell’anima, che dimentica di se stessa era prigioniera nel corpo. Si conferiva al Numero quindi, un significato mistico, che andava oltre a quello scientifico.  Nel primo libro della Metafisica, Aristotele attribuiva ai Pitagorici la dottrina per cui i Numeri costituiscono l’essenza di tutte le cose, le unità base dell’Universo (gli atomi). Tant’è che per lo Stagirita essi rientrano tra i primi indagatori della natura. I numeri erano quindi alla base della dottrina pitagorica, all’interno della quale ogni numero possedeva  particolari caratteristiche intrinseche.

•    I neopitagorici hanno spinto ancora oltre questo pensiero affermando che i Numeri sono simboli ovvero strumenti di rappresentazione e di conoscenza intuitiva della realtà, intesa come prodotto della potenza divina. Attraverso i Numeri dunque era possibile accedere al sapere segreto riposto in ogni cosa. 

•    Arrivando all’età contemporanea, , il noto psicanalista e filosofo Carl Gustav Jung (1875-1961) considerava il Numero come un archetipo dell’ordine fattosi cosciente. Jung affermava che i Numeri sono immagini del Sé, e come tali, rappresentano la più primitiva espressione dello spirito. In questo straordinario gioco cosmico, ogni individuo segue la sua traiettoria, che comunemente viene chiamata “destino”. Nel momento in cui si acquisisce consapevolezza sui meccanismi che governano la psiche, si è in grado di diventare co-creatori della propria vita.

•    Luise Marie Von Franz (1915-1998), allieva di Jung, completò  il suo lavoro arrivando ad affermare nei propri studi su Psiche e Materia che i Numeri sono gli ordinatori del campo di energia dell’inconscio collettivo.

Numerologia e Fisica quantistica

Tra i pensatori contemporanei, il medico e scrittore indiano Deepak Chopra si distingue per aver rielaborato in termini più attuali il postulato di Jung secondo il quale l’inconscio collettivo è un campo di energia o regno non locale.

Con questa espressione si intende  un campo di pura coscienza che viene ordinato in configurazioni sempre più complesse (dalla particella  all’essere umano e oltre…) attraverso il principio ordinatore dell’intenzione.

Deepak Chopra afferma che, nel tempo che trascorriamo sulla Terra, l’anima individuale si realizza solo se porta a compimento la sua ricerca mistica, che coincide con la sua intenzione. 

All’interno di ogni essere umano c’è una divinità in embrione che aspetta solo di nascere. Gli Archetipi sorgono dall’Anima collettiva e i loro drammi vengono messi in scena sul palcoscenico della nostra vita dall’Anima individuale.

Ogni essere umano è in sintonia con alcuni Archetipi, la cui energia si riflette nei nostri desideri e nei nostri sogni. L’attivazione di queste energie cosmiche ci permette di esprimere il nostro potenziale, permettendoci di adempiere il destino che noi stessi abbiamo scelto prima ancora di nascere.

Se, seguendo Pitagora e i Neopitagorici, postuliamo che questa intenzione si esprime nella sua natura essenziale sotto forma di Numeri (ogni numero ha una caratteristica e dunque una sua intenzione), possiamo definire ciascuno di noi come un insieme di informazioni, un campo di energia.

Come si determina però questo insieme di informazioni?

Si determina in base alla data di nascita e al nome che ci viene affidato (dato che numeri e lettere abbiamo visto che sono la stessa cosa, ovvero vibrazioni), ovvero alle cosiddette condizioni di contorno.

Fatte queste premesse, potremmo allora definire la Numerologia come la scienza che studia le interazioni quantistiche tra un campo di energia locale (la persona) e tutto ciò che lo circonda, cioè l’energia cosmica (o l’intelligenza cosmica) utilizzando i Numeri come operatori intelligenti, cioè simboli (e non valori) dei vari stati energetici.

Nella fisica quantistica infatti tutto è energia ed ogni campo locale è potenzialmente connesso con gli altri campi locali e con il campo “non locale”, cioè con il Tutto.

Se dunque conosciamo il codice di queste intenzioni primarie in base a cui i campi locali prendono forma, possiamo ricavare informazioni preziose circa una persona, le sue caratteristiche etc.. proprio come ne ricaviamo dalla natura studiando i suoi cicli e i suoi moti attraverso codici numerici.

Ovviamente poiché l’essere umano è dotato di libero arbitrio, i calcoli ed i risultati che otterremo saranno di natura non deterministica ma probabilistica

Ma come possiamo fare questi calcoli, quali sono i metodi?

La Numerologia Sacra

Abbiamo visto che praticamente quasi ogni civiltà ha sviluppato una sua forma di Numerologia: i Caldei, gli Indiani, gli Ebrei, i Cinesi, i Greci…oltre ad essi  i Celti, i druidi, gli sciamani di diverse parti del mondo.

Ognuna di queste culture ha fondato le sue principali metodologie numerologiche.

Ogni metodo sviluppato è uno specchio della civiltà che l’ha prodotto, come dice Rumi: La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.

Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine, credette di possedere l’intera verità.

Quindi se vogliamo passare dalla labilità delle apparenze alla certezza della scienza dobbiamo recuperare tutti i pezzi di questo specchio e unirli insieme: questo è quello che fa la Numerologia Sacra, che è l’unico metodo integrato che unisce i risultati di tutte le numerologie principali per creare un quadro il più possibile preciso e ricco di sfumature di una persona.

Ogni numerologia inoltre ha degli scopi specifici ed è indicata ad offrire alcune informazioni sull’individuo rispetto ad altre. Ma questo lo approfondiremo nel prossimo articolo.

I confini dell’indagine scientifica si spostano di giorno in giorno, e quello che oggi ad alcuni può apparire fantascienza, opinione, arbitrio, domani potrà essere realtà.

Come dice il Premio Nobel Steven Weinberg :”Se la matematica sia un’invenzione o un codice naturale che dobbiamo ancora capire, non lo sappiamo, ma noi ci affidiamo ai numeri per previsioni, probabilità, scala, simmetria. Man mano che cresce, il mondo matematico rivela nuovi territori inesplorati in cui noi ci muoviamo con istinto e autorità, con immaginazione e incertezza”.

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