Il campo informazionale quantico

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Se ne parla tantissimo da qualche anno, spunta fuori in ogni anfratto remoto di internet, emerge dalle pagine di moltissimi libri diversi, ma perché è così importante? E soprattutto, che cos’è?

Ma andiamo per ordine…

Diagramma di un atomo e delle particelle subatomiche

Dai mattoni all’informazione

Noi siamo ancora abituati a vedere il mondo come un insieme di oggetti concreti, d’altra parte è questo che i nostri occhi fisici sono capaci di percepire (a parte individui dalle straordinarie capacità sensoriali). Se io adesso guardo fuori dalla finestra ad esempio, vedo alberi, case, strade, macchine – in altre parole oggetti, separati gli uni dagli altri.

A sostenere questa concezione della realtà era proprio la fisica Newtoniana, tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento. Nel XIX secolo, ulteriori sviluppi di questa fisica, diedero luogo a una interpretazione dell’universo come composto di elementi fondamentali : gli atomi (i “mattoni” dell’Universo).

Gli atomi erano pensati proprio come oggetti fisici: un nucleo di protoni e neutroni attorno al quale ruotano gli elettroni, come attorno al sole ruota la terra.

Questo modello meccanicistico della realtà era considerato la legge fondamentale della Natura, e veniva usato per spiegare qualsiasi cosa. Il tempo e lo spazio erano assoluti e ogni fenomeno fisico derivava da processi di causa ed effetto. Tutto doveva avere una spiegazione oggettiva.

Una visione molto rassicurante, che facciamo difficoltà a lasciare indietro, nonostante ormai sono state dimostrate ben altre leggi che regolano la realtà.

Albert Einstein

I campi elettromagnetici

All’inizio del XIX secolo si diffuse la teoria dei campi elettromagnetici, un fenomeno che non poteva essere spiegato dalla fisica newtoniana. 

Il campo elettromagnetico è stato definito come una condizione nello spazio che ha la potenzialità di produrre una forza.

Da qui nacque il concetto di un universo composto di campi elettromagnetici, fonti di forze che interagiscono fra di loro. 

Nel 1905 poi Albert Einstein mandò letteralmente in frantumi ciò che ancora era rimasto del modello meccanicistico della realtà e della fisica newtoniana. 

Infatti secondo la teoria della relatività lo spazio non è tridimensionale e il tempo non è un’entità a sè. Entrambi sono connessi e formano un continuum a quattro dimensioni: il cosiddetto “spazio-tempo”. Il tempo non è più nè lineare nè assoluto, ma relativo.

I paradossi della realtà quantistica

Negli anni 20’ la fisica si è avventurata nello strano mondo subatomico. Ogni volta che i fisici interrogavano la natura con degli esperimenti, veniva fuori un paradosso. Fino a che non ci si è resi conto che i paradossi sono aspetti intrinseci del mondo subatomico, su cui poggia tutta la nostra realtà.

Ad esempio, con un esperimento è possibile provare che la luce è una particella, ma se si produce una minima variazione, la luce diventa un’onda.

Ci spostiamo quindi su una visione di complementarità, ovvero sul concetto che una stessa cosa può essere due cose diverse, per dirla in parole povere. 

La ricerca dei mattoncini, degli elementi costitutivi della realtà, che una volta erano gli atomi è stata abbandonata quando i fisici hanno scoperto i quanti, piccole unità di energia. 

Gli esperimenti degli ultimi decenni hanno dimostrato che la materia è mutevole e che a livello subatomico essa, in determinati luoghi, non esiste con certezza, ma rivela piuttosto “una propensione” ad esistere. Tutte le particelle-onde possono tramutarsi in altre particelle, possono formarsi a partire dall’energia e poi scomparire.

Il nostro vecchio mondo di oggetti materiali e leggi deterministiche sta lasciando il posto a un universo di sistemi di interconnessioni di onde. L’intero universo ci appare come una rete di interconnessioni energetiche. 

I campi morfogenetici

Nel suo libro A new science of Life Rupert Sheldrake asserisce che tutti i sistemi sono regolati non solo da energie e da fattori materiali ma anche da campi ordinatori invisibili.

Il campo morfico (o morfogenetico) è un campo di informazione, un campo di coscienza che contiene tutte le informazioni relative ad una determinata specie

Prendendo come riferimento il volo degli stormi di uccelli, o la formazione dei cristalli, fino a considerare le molecole proteiche del corpo umano o la formazione di cellule diverse a partire da un’unica cellula e da un unico DNA, Sheldrake individua la presenza di una forza invisibile presente nel sistema

Questo “campo morfico”, responsabile dell’organizzazione, della struttura e della forma del sistema, avrebbe una sua memoria, determinata dal contributo di ogni membro.

Secondo questa ipotesi, ogni volta che l’individuo di una specie apprende un nuovo comportamento il campo della specie muta, anche se lievemente. Se il comportamento si ripete abbastanza a lungo, la sua risonanza morfica influisce sull’intera specie. 

La stessa cosa vale nel campo della fisica quantistica. Ciò che avviene a particelle distanti può influire sul campo formativo di altre particelle.

Secondo la fisica moderna quindi non esistono più i mattoncini, bensì l’universo è un intero inseparabile, un’ampia rete di campi e di probabilità connesse fra loro che interagiscono.

Conclusioni

La realtà che ci viene confermata dai più recenti studi di fisica e meccanica quantistica, nonché dall’epigenetica e dalla matematica probabilistica è questa: noi esseri umani siamo onde di energia in un campo di consapevolezza connesso a ogni cosa nell’Universo.

Tutto è informazione-energia, che può essere codificata.

Come spiega meravigliosamente Deepak Chopra, le informazioni energetiche emergono da un mare di possibilità, che possiamo chiamare anche campo del potenziale o regno spirituale.

Questo strato di realtà non-locale agisce al di là del tempo e dello spazio. Lo chiamiamo “non-locale” proprio perché non può essere confinato a un luogo preciso – non è dentro di noi o là fuori da qualche parte, ma semplicemente è.

Il campo di pura coscienza in cui siamo immersi è un intelligenza cosmica che attraverso l’intento organizza la pura potenzialità in particelle quantiche, aggregati di atomi e infine strutture fisiche.

La Numerologia Sacra studia proprio le innumerevoli interazioni tra il nostro campo (locale) e il campo informazionale universale.

Siamo Uno, tutti collegati alla stessa Matrice. I Numeri sono operatori viventi che determinano la relazione tra noi, tra il nostro campo informazionale e il campo informazionale universale.

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